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![]() Parrocchia di San Giorgio Festa il 23 aprile Altitudine: 1218 m Abitanti: 197
Situata all'imbocco della Val di Rhêmes, Rhêmes‑Saint‑Georges ha costituito, nei secoli passati, il punto di riferimento per l'intera vallata, così come Introd fu per lungo tempo punto d'appoggio per la Valsavarenche. Rinomata per la sua bellezza e per i suoi pascoli, particolarmente graditi agli amanti della fontina per le spiccate qualità organolettiche dei suoi foraggi di alta quota, la val di Rhêmes ha visto per lunghi secoli crescere le sue frazioni, da quella più a valle, Sarral, fino alla lontanissima Fos, intorno all'attività agricola di allevamento delle mucche e di produzione di formaggio. Testimoniano questa vitalità l'impressionante microcosmo dei villaggi, ciascuno dotato di forno per il pane, di scuola primaria, di cappella e talvolta di mulino ad acqua, e che costituivano un punto di riferimento per ogni abitante. I giorni e le stagioni venivano cadenzati dalle feste cristiane: la domenica, giorno del Signore, vedeva scendere la gente dei villaggi più alti fino alla chiesa parrocchiale di Voix e di Coveyrand, per la Messa Solenne. Fu proprio a causa della difficoltà di questi spostamenti che, nel XVII secolo, nacque la parrocchia di Notre-Dame: la valanga di Mélignon era troppo pericolosa durante l'inverno e la distanza da Fos a Coveyrand (quasi 20 km!) eccessiva per qualsiasi devozione. Oggi Saint‑Georges vive le sue caratteristiche di piccola comunità alternando l'attività agricola al pendolarismo, che porta i giovani a studiare e a lavorare nei dintorni di Aosta. Il desiderio di mantenere viva la realtà del paese, per evitare lo spopolamento già in atto in ambienti simili, spinge la popolazione a ingegnarsi in molte iniziative: la compagnia di teatro popolare, la cantoria, la biblioteca, la Pro‑loco che coinvolge i turisti che a~ mano il suo clima e il suo paesaggio di mezza montagna. Divisa a metà tra il Parco Nazionale (alla sinistra orografica) e la riserva di caccia dei conti Rossi di Montelera di Torino, la Val di Rhêmes resta, insieme con la Valsavarenche e con la valle di Cogne, il paradiso dei naturalisti che vi possono trovare camosci, stambecchi, marmotte, volpi, aquile in gran quantità. In questo luogo abita una fervida e dinamica comunità cristiana, ancorata al passato e alle sue tradizioni (la fedeltà e la cura delle cappelle del villaggio), che condivide il parroco con altre comunità e che cerca nuovi modi per vivere ed esprimere la proprio fede. In questo luogo, volentieri, accogliamo gli amici turisti che, di passaggio verso Notre‑Dame, o alla scoperta degli angoli nascosti della Valle d'Aosta, vogliono condividere con noi la nostra fede, la nostra storia. La parrocchia
La parrocchia di Rhêmes‑Saint‑Georges esisteva già nel 1176, e figura nella bolla del Papa Alessandro III del 20 aprile di quell'anno tra le parrocchie che direttamente dipendono dal vescovo di Aosta. Portava allora il nome di Voix e aveva la sua sede nell'omonima frazione. Fino al 1650 comprese anche tutto il territorio di Rhêmes-Notre-Dame, che fu eretto in parrocchia autonoma appunto in quell'anno. La chiesa parrocchiale e il campanile
La primitiva chiesa di Saint‑Georges esisteva, secondo la tradizione, nella frazione di Voix e nei documenti veniva denominata ecclesia e parochia de Voce. Nel secolo XIII probabilmente essa venne distrutta da un'alluvione e un nuovo edificio fu ricostruito nella località dove si trova ora. Gli scavi effettuati negli anni '80 per il rifacimento del pavimento hanno portato alla luce le tracce di un'abside del XIII secolo che avvalora questa ipotesi. All'inizio del XVIII secolo la chiesa subì radicali trasformazioni, almeno per quanto concerne l'altezza. Anche il campanile venne sopraelevato. Della costruzione primitiva rimangono la parte inferiore del campanile, che porta tracce di stile romanico fino alla cella campanaria esclusa, e le fondamenta della chiesa. L'attuale edificio è ad aula, con pianta a croce latina, volte a crociera, e presbiterio sopraelevato con volta spicchiata. Il campanile è una torre quadrata costruita in pietra intonacata con aperture a bifore e trifore a piani sovrapposti. Queste aperture furono chiuse posteriormente. L'altare maggiore, barocco, è un'opera di buon lavoro artistico, intagliato, dipinto e in parte dorato. Nella parte inferiore, tra quattro colonne tortili, la tela raffigura la Madonna con ai lati san Paolo, sant'Antonio abate, santa Barbara, san Giorgio e un santo vescovo. In alto, tra quattro colonne tortili, l'Assunta, con due santi guerrieri. In basso due angeli ceriferi e due statue raffiguranti i vescovi valdostani san Grato (il patrono della diocesi, vissuto nel V secolo) e san Giocondo. L'altare fu consacrato da mons. Millet d'Arvillars nel 1706. Nel 1713 lo stesso vescovo consacrò l'altare laterale del Rosario, mentre quello di San Giuseppe risulta costruito da pochi anni durante la visita pastorale del 1786. Nel presbiterio, in una cappella laterale, ha sede il museo parrocchiale, che raccoglie diverse statue e oggetti di culto provenienti dalle varie cappelle, tra cui alcuni interessanti oggetti del XV sec.: un reliquiario in argento, una croce astile in ottone, le statue di santa Margherita e di sant'Antonio abate. Le cappelle
La cappella di Prieur (S. Marco, S. Sebastiano e S. Rocco) Gli abitanti di Rhêmes durante la peste del 1629‑30 fecero voto di erigere una cappella in onore di Dio, della Madonna, dei santi Fabiano, Sebastiano, Marco e Rocco. Solo nel 1662 provvidero a soddisfare al loro voto, ottenuta prima la licenza di mons. Bailly, con atto dell'8 giugno 1661. La cappella fu benedetta il 16 agosto 1662 dal parroco locale. Fu demolita da una valanga nel secolo XVIII. Si deliberò di ricostruirla il 26 aprile 1733. La cappella è attualmente usata come cappella invernale. Cappella di Sarral (Madonna delle Nevi e S. Defendente) Fu costruita nel 1707 in seguito ad autorizzazione di mons. Millet d'Arvillars. L'atto di fondazione da parte degli abitanti della frazione è datato 22 luglio 1710, Stefano Obert notaio, e confermato con atto del 2 luglio 1763, Coteison notaio. Cappella di Voix (S. Pantaleone) Fu costruita nel 1781. Era stata fondata dagli abitanti della frazione con atto del 13 settembre 1778, Bochet notaio. L'edificio originario era la sede della parrocchia. Cappella di Frassiney (Notre‑Dame de Pitié) Esisteva probabilmente già nel secolo XVI, poiché nella visita pastorale del 9 agosto 1624 il vescovo mons. Vercellin constata che si trova in pessime condizioni, ed ordina di ripararla entro un anno sotto pena di interdetto. Gli abitanti pensarono invece di ricostruirla completamente. Il 25 luglio 1627 il parroco poté benedire il nuovo edificio. Cappella di Proussaz (S. Bernardo di Aosta e S. Agata) Fu costruita nel 1717‑18 e fondata nello stesso anno dagli abitanti della frazione. Cappella di Melignon (S. Margherita e S. Cassiano) Fu dotata e costruita nel 1679; il villaggio segna il confine della parrocchia attuale. Cappella di Nostra Signora di Oropa a Creton
Se ne ignora la data di costruzione. È un edificio con volta a botte, di proprietà privata. | ||
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Giovedì 4 Marzo 2021 | Copyright © credits |